Trailer Ufficiale de "Il Tesoro di Lhazaar"

Prima di ogni altra cosa, godetevi il trailer ufficiale della campagna nel video su YouTube!

martedì 29 giugno 2010

Cronaca della campagna: Il Tesoro di Lhazaar - parte 1 - sessione del 5 Giugno 2010

PS: ogni riferimento alla serie di One Piece, creata dal sommo Eiichiro Oda, è voluta, ma è un omaggio al suo genio e al fatto che al mio gruppo piace tantissimo la sua saga! E l'idea di mischiare insieme il mondo di Eberron con quello di One Piece mi stuzzicava moltissimo! Spero che vi piaccia!

Prologo: cosa accadde 30 anni prima nei Principati di Lhazaar...

Anno 968 AR


Mentre nel continente del Khorvaire imperversava l'Ultima Guerra, i regni impegnati nel conflitto usavano tutti i mezzi per colpirsi a vicenda, compreso affidarsi a personaggi discutibili (inclusi i goblinoidi discendenti dell'antico impero Dhakaani o i pirati delle terre ad oriente del continente).
Fu in quel periodo che una di queste “affiliazioni” degenerò: i pirati mercenari si ribellarono ai loro signori e decisero di affrontarli per reclamare alcune terre per loro stessi e i loro uomini.
Uno di essi, il capitano Karl ir'Lhazaar, che affermava di essere discendente di colui che guidò gli umani nella colonizzazione del Khorvaire da Sarlona, creò intorno a sé una leggenda: pirati adoranti lo seguivano come fosse un dio! E accumulò anche immense ricchezze, compreso, si dice, il tesoro perduto del suo antenato, qualcosa il cui prezzo e valore non avevano eguali nel mondo!
Spaventati dal potere e il carisma di ir'Lhazaar, i Dodici, coloro che da dietro le quinte controllavano realmente i flussi della guerra, affidarono al casato Lyrandar una missione: scovare ed uccidere il pericoloso rivoltoso.
Ai capi di suddetto casato venne data carta bianca e tutti i mezzi per compiere l'impresa. Gli fu persino affidata la gestione della prigione di Rocca del Terrore (ne divennero i controllori, mentre al casato nanico Kundarak, responsabile di suddetta prigione, rimase solo il compito di esserne i carcerieri) e alla fine, i Lyrandar poterono preparare una loro Marina, del tutto indipendente da qualsiasi nazione, con sede sull'isola di Sguardolontano.
Con questi mezzi, nell'arco di dieci anni, catturarono e giustiziarono ir'Lhazaar. La verità è che fu quest'ultimo, gravemente malato, a consegnarsi a loro, chiedendo clemenza per i suoi pirati.
Dal patibolo organizzato per il leggendario capitano, nella città di Porto Regale, egli, prima di essere decapitato da alcune guardie armate di falchion, gridò le seguenti parole: “Il mio tesoro? Cercatelo! Ho lasciato tutto in un certo posto! Chissà se qualcuno di voi lo troverà!”
Da quel momento, i Principi dei Mari si misero alla disperata ricerca del “Tesoro di Lhazaar”, poiché chi ne fosse entrato in possesso avrebbe ottenuto il dominio sui “Principati di Lhazaar” (uno stato che venne riconosciuto, diversi anni dopo, nel Trattato di Fortetrono)!
E questa “caccia al tesoro” continua ancora oggi, sebbene i principi debbano anche guardarsi dalla Marina Lyrandar, il cui potere nel territorio è andato via via crescendo, oscurando in parte altri casati che cercano di creare stabili reti commerciali in questa landa di mare e violenza.
I “portatori del marchio della Tempesta” (i Lyrandar), affermano che fino a quando non avranno risolto i problemi con i pirati, nessuno sarà davvero al sicuro nei
Principati. Fu così che ebbe inizio la “Grande Era della Pirateria del Mare di Lhazaar”!
Nel 996 AR, l'Ultima Guerra venne conclusa e la pace sancita con il Trattato di Fortetrono. Adesso, il continente del Khorvaire vive una situazione delicata fatta di
complessi rapporti diplomatici e commerciali tra le nazioni nate dopo il conflitto. Ma le minacce, sia interne che esterne, sono più numerose di quanto si possa pensare e molti temono che una nuova “guerra” sia alle porte... nessuno sa ancora che cosa accadrà!


Thrane, continente del Khorvaire, oggi...

Anno 998 AR, Inizio del mese di Therendor, città di Roccafiamma


Il vescovo Kartesyus, vicino alla Custode Jaela Daran, chiama a sé tre membri fidati, affinché lo raggiungano nella sua residenza privata; i suoi ospiti sono l'elfo vendicatore Damyen ir'Adran, il forgiato paladino Spadasacra e l'umana apprendista invocatrice Deianira Lorám.
Ad essi viene affidata un'importante missione: dovranno recarsi a Sharn, un'importante città del Breland, e raggiungere la Torre Argentea, sede della Chiesa della Fiamma in tale luogo. Tale “torre” si trova in un quartiere della metropoli (detta anche “la città delle torri”): l'altopiano centrale intermedio, precisamente nel distretto delle “Torri Sovrane” (che è dedicato ai templi di ogni fede riconosciuta).
La Custode teme che vi sia della corruzione nella Chiesa e ha saputo che la cardinale locale potrebbe esserne uno dei responsabili, ma non ha prove contro di lei, e dunque ha chiesto a Kartesyus di mettere insieme un gruppo di persone in grado di ottenere la fiducia di colei che governa sulla Torre Argentea e smascherare le sue trame oscure, se ve ne sono.
I nostri accettano la sacra missione e partono diretti a Sharn.
Dopo aver affrontato un lungo viaggio col “Treno Folgore”, il gruppo raggiunge Wroat, capitale del Breland. Hanno ordini precisi di procedere a piedi da lì fino a Sharn. Dovranno infatti sembrare dei semplici pellegrini al fine di non destare sospetti; in precedenza, nessun thranese mandato ad investigare alle Torri Sovrane aveva rilevato anomalie di sorta, e questo ha fatto temere che vi siano delle “spie” che per denaro o favori forniscono dettagli sensibili dei passeggeri che usano i treni (da Wroat alla “città delle torri”) e li riferiscano alla Cardinale di Sharn...

Sul 1 Eyre

Dopo un lunghissimo viaggio durato quasi un mese, il gruppo raggiunge una fortezza diroccata a due giorni di viaggio da Primatorre, piccolo paese vicino a Sharn.
Decidono di trascorrervi la notte, ma prima che il sole cali oltre l'orizzonte, vengono attaccati da un essere umano accompagnato da due creature mostruose: sono aberrazioni di Khyber, un dolgaunt ed un dolgarr!
Tuttavia, i nostri riescono, dopo una dura battaglia, ad aver ragione degli avversari e stanchi, si coricano.

Mol 2 Eyre

La mattina successiva, dopo un'abbondante colazione, i nostri ripartono, ma vengono prima aggrediti da alcuni orchi e poi da un misterioso umano accompagnato da uno spaventapasseri che cammina e che gli attacca! Le due battaglie li mettono a dura prova e sia Damyen e Spadasacra cadono... tutto sembra perduto e tuttavia...

Zor 5 Nymm

Damyen si risveglia a bordo di una nave che va per mare. E' legato ed imbavagliato e il suo spadone e il simbolo sacro gli sono stati tolti!
Nota che insieme a lui vi sono altre persone nelle sue stesse condizioni e che un tizio tarchiato sta ricevendo dei soldi da dei misteriosi individui altissimi e pallidi.
Ma alcuni istanti dopo, la nave su cui si trova viene attaccata da una più grossa, da cui arriva una nidiata di predoni: pirati!
Mentre i misteriosi individui si danno alla fuga, uno dei corsari uccide lo schiavista e altri liberano i prigionieri, compreso Damyen.
Tuttavia, il vendicatore incuriosisce non poco il capitano dei pirati, un omone dai capelli e la barba rossi come il fuoco. Costui lo fa portare a suo cospetto sul ponte della sua nave “Lo Squalo Sanguinario”.
Qui, l'individuo sottopone l'elfo ad un interrogatorio e si chiede come sia possibile che un rappresentante della Fiamma Argentea, che non sia un missionario, si trovi nei Principati di Lhazaar!
Quindi, rivele di essere il Principe degli Squali Crudeli: Kolberkon, detto “Barbarossa”.
Offre a Damyen una soluzione “strana”: mentre il capitano e i suoi uomini tratteranno col Thrane la sua “liberazione” mediante il pagamento di diverse sovrane, lui potrebbe aiutarli a cercare il leggendario tesoro di Lhazaar! Una volta che il suo riscatto sarà stato versato ai pirati, sarà libero ma, per il momento, sarà trattato come un gentile “ospite” della nave; Damyen accetta la curiosa proposta.
Quindi, a colui che ha liberato l'elfo, un kalashtar di nome Halkahaad, viene affidata la “custodia” del nuovo venuto.
Mentre Damyen mangia e beve, il suo “custode” gli racconta la storia sua e della gente a cui appartiene; essi sono cacciati e braccati dagli Ispirati, i signori di Riedra, esseri che nascondono il loro vero volto, quello mostruoso degli abitanti del piano di Dal Quor e che vogliono conquistare il mondo di Eberron da secoli.
Perciò, l'elfo rivela il suo sinistro segreto al suo salvatore: egli è un dhampyr, dato che sua madre, un'elfa, venne morsa da Kaius III, re del Karrnath (il quale in realtà è Kaius I).
Tra i due nasce quindi una certa affinità e Halkahaad decide di mettere alla prova le qualità del suo nuovo “compagno”. Ma prima, Damyen dovrà riposarsi per bene!

Mol 9 Nymm

Dopo aver fatto ritorno a Porto Soglia sull'isola di Questor, sede degli Squali Crudeli,Halkaad accompagna Damyen in barca fino ad una piccola baia a sud della cittadina, a poche ore di viaggio.
Qui, i nostri accedono ad una caverna scavata in un fianco di un grosso scoglio e devono affrontare alcuni non morti (uno scheletro artigliaffilati e qualche progenia vampirica) di cui hanno facilmente ragione.
Poi, Halkahaad rivela al compagno di squadra che si narra che vi sia uno scrigno sepolto da qualche parte nella caverna in cui hanno affrontato lo scheletro e le progenie, e che tale scrigno potrebbe contenere qualcosa di prezioso.
I due scavano per qualche tempo e trovano davvero un piccolo baule che Damyen riesce ad aprire forzandolo. Al suo interno, vi è una pergamena arrotolata.
Tuttavia, l'elfo decide di consegnarla direttamente a Barbarossa senza vedere di cosa
si tratti e, poco dopo, i nostri fanno ritorno a Porto Soglia...

Zol 10 Nymm

Nel primo pomeriggio, Barbarossa chiama a sé Damyen (il quale ha consegnato al Principe degli Squali Crudeli la piccola pergamena ed un coltello da tavola d'argento ormai incrostato). Ed oltre a lui, il dhampyr nota la presenza di una bella mezzelfa bionda e con gli occhi azzurri, vestita con abiti leggeri, e di un minotauro alto oltre due metri con il manto nero e gli occhi rosso fuoco.
Il principe presenta al vendicatore i suoi “figli”, ovvero Myria e Bee Sama.
Kolberkon ha fatto riunire lì i tre soggetti (a cui poi si aggiunge Halkahaad) per mostrare loro di cosa si tratti la pergamena che gli è stata consegnata da Damyen. Un lato appare come la pagina di un diario strappata, ma dietro, vi è tracciata una parte di mappa! Il dhampyr nota che la mappa non è vecchissima (avrà al massimo 30 anni) e dovrebbe trattarsi della copia di un'originale.
Il capo degli Squali Crudeli è sicuro che trovando tutti i pezzi, lui e i suoi “figli” (i pirati, che chiama amorevolmente così, mentre si rivolge a Damyen con l'appellattivo “merce di scambio”) potranno trovare il “Tesoro di Lhazaar”! Myria fa pure la battuta dicendo: “Manca il pezzo di mappa con la X... è quella che dobbiamo recuperare!”
Quindi, Barbarossa affida ai nostri (che verranno accompagnati da Halkahaad) una missione: secondo fonti attendibili, un altro frammento di mappa si trova su una nave della Marina Lyrandar in procinto di transitare, durante la notte, a sud dell'isola di Questor. Il gruppo dovrà accedere alla nave e recuperare il frammento senza farsi notare troppo, quindi fare ritorno da lui. La partenza è prevista per le 22. Infine, dona ai nostri alcuni rituali su pergamena, sperando che non debbano usarli, insieme a del residuum (una componente indispendabile per compiere i rituali), ed un oggetto magico che può aprire qualsiasi porta (o quasi): la Chiave Scheletro.
All'ora stabilita, Halkahaad attende i nostri ad un molo di Porto Soglia. Da lì, il quartetto si reca in direzione della nave Lyrandar (di cui è nota la rotta).
Durante il tragitto, Bee Sama nota che Damyen è strano... ha la pelle troppo pallida e gli occhi con il contorno iride di un rosso acceso. Per verificare che sia umano, lo prende di forza e lo immerge per alcuni secondi in mare! Halkahaad dice ai divertiti minotauro e mezzelfa di tirare su l'elfo, certo che sarà lui a spiegare di che razza sia!
Uno spazientito Damyen impreca contro il “gigante nero” dicendogli: “Ma non potevi chiedermelo?” e spiega poi a lui e a Myria che è un dhampyr. Questo fatto però non fa calare il velo di diffidenza dei due pirati nei confronti del vendicatore.
Finalmente, la piccola imbarcazione raggiunge la sua meta, un vascello a propulsione elementale, ed Halkahaad usa un rampino che si attacca al parapetto del vascello della Marina; gli altri tre salgono a bordo e, sebbene con mezzi non propriamente ortodossi, riescono a mettere fuori gioco quasi tutti i soldati sul ponte. Per far cadere in trappola alcuni individui a guardia di una porta che conduce sottocoperta, Myria azzarda una cosa: si mostra parzialmente nuda sotto la luna (quasi fosse un fantasma od una creatura eterea). Ciò stimola parecchio l'interesse dei due che vanno a controllare la zona della “apparizione” (vicino ad un parapetto), ma tutto ciò che guadagnano è di essere spinti in mare dai nostri!
Il gruppo usa quindi la Chiave Scheletro per aprire la porta che conduce nella “pancia” della nave, in una zona dove si dovrebbero trovare gli alloggi del capitano e, secondo le informazioni date loro da Barbarossa, il frammento della mappa.
Vengono tuttavia scoperti da un soldato, ma il suo allarme sembra cadere nel vuoto, mentre il gruppo sistema anche lui.
Tuttavia, dal basso, una voce fin troppo allegra gli invita ad andare da lui! I nostri accettano e si ritrovano faccia a faccia con Nathan d'Lyrandar, capitano della nave, noto come “Il Ballerino” (dato che è solito danzare durante i combattimenti e non solo!). Al fianco del mezzelfo avversario, ci sono due drachi fiutasangue. La battaglia che ne segue è dura e intensa, ma la forza dello strano terzetto riesce a sconfiggere il Lyrandar e i suoi “animali”. Il gruppo cerca quindi la mappa e trova quella e un forziere (nascosto in una cassaforte a muro) con dentro degli oggetti che, dopo un breve esame, si rivelano magici (sono un mantello grigio-scuro, un paio di guanti di pelle nera ed una cintura enorme), e diverso oro. Bee Sama si carica tutto nello zaino.
Tuttavia, il gruppo non ha il tempo di festeggiare; la nave, attaccata da alcuni
sahuagin, sta affondando e in breve tempo si piega su un fianco, mentre l'anello che contiene l'elementale (dell'aria) si spacca lasciando libero il suo occupante!
In tutto questo, i nostri cercano il loro amico shadar-kai senza trovarlo e si ritrovano a dover scappare dai sahuagin. Uno di essi ha chiamato a sé un enorme squalo, un signore di mari, che arriva quasi ad attaccare Myria, caduta in acqua, che ben poco potrebbe fare contro quell'essere nonostante i suoi stivali che le permettono di camminare sui flutti.
Tuttavia, l'elementale vincolato, ormai libero, scatena una furiosa tempesta che travolge tutto e tutti. La sua forza è tale che scaglia via la mezzelfa (prima che venga addentata dal signore dei mari) e il minotauro e l'elfo, che erano riusciti a restare attaccati alla nave che stava affondando.
Il terzetto viene sbalzato su un'isoletta poco lontana (Damyen e Myria riescono ad atterrare senza farsi nulla, ma Bee Sama non è così fortunato e va a sbattere contro una palma, restandoci quasi secco!).
Un'onda anomala sta per colpire la spiaggia e travolgere i nostri, ma la mezzelfa evoca il potere del suo marchio del Drago (Tempesta) e riesce a farla placare quel tanto che basta affinché né lei né i compagni vengano spazzati via!
Quindi, il gruppo, stanco, infreddolito per il bagno, e decisamente malconcio, decide di riposarsi. Myria usa una delle pergamene di Barbarossa per lanciare dei fuochi d'artificio (un modo attraverso il quale il “padre” dovrebbe poterli ritrovare), mentre Bee Sama ne usa un'altra per evocare un accampamento. Infine, i 3 mangiano qualcosa e vanno a dormire, cullati dal rumore delle onde.

[CONTINUA]

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