Trailer Ufficiale de "Il Tesoro di Lhazaar"

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giovedì 12 agosto 2010

Cronaca della campagna: Il Tesoro di Lhazaar - parte 2 - sessioni del 31 Luglio e del 7 Agosto 2010

Wir 11 Nymm

Verso l'alba, Damyen è di guardia e ricorda che, la sera prima, aveva notato parecchie parti di navi e relitti vari sulle coste dell'isola che gli ospita, segno evidente che non sono i primi a fare naufragio in questo posto.
Mentre pensa a tali cose, i nostri subiscono l'attacco di alcuni non morti (uno wraith ed alcuni zombi “affogati”) e di uno scorpione e uno sciame di vermi. Riescono a sconfiggere gli avversari, non senza qualche difficoltà.
Quindi, odono il grido disperato di una donna e trovano, poco lontano dal loro accampamento, una morfica legata ad una palma con la bocca imbavagliata. Il vendicatore nota che c'è una trappola nei pressi dell'albero e viene colpito da alcune lance scagliate contro di lui da diversi sahuagin. Tuttavia, il gruppo riesce a superare l'ostacolo e a sconfiggere i nemici: dopo che lui e i suoi compagni hanno liberato la prigioniera, Bee Sama sradica la pianta dal tronco e la fa cadere addosso a due creature ostili rimaste, schiacciandole.
Quindi, Myria toglie il bavaglio alla morfica che comunica loro di essere una “Portavoce della Luna”, un incarico molto importante presso la sua gente, e che era diretta alla Tundra Tashana, nel continente di Sarlona, a bordo di una nave, per comunicare urgenti notizie ai clan di quella terra.
Purtroppo però, il capitano e l'equipaggio dell'imbaracazione dove si trovava si sono rivelati essere dei venditori di schiavi e l'hanno consegnata ai loro signori (che la morfica non ha visto, dato che l'avevano bendata).
Quindi, è stata portata alla palma e legata per attrarre eventuali superstiti dell'assalto alla nave a propulsione elementale della Marina Lyrandar; l'idea degli schiavisti era di catturali per rivendere anche loro.
Tuttavia, i nostri l'hanno salvata e adesso lei si sente in debito: propone quindi di aiutarla a raggiungere la Tundra Tashana, dove saranno ben ricompensati dai clan morfici. In più, rivela loro che gli schiavisti hanno parlato di un “ricco bottino” e del pezzo di una certa “mappa di Lhazaar”; la donna sa che l'accampamento di coloro che l'hanno imprigionata si trova nella parte settentrionale dell'isola e sebbene non abbia visto di preciso dove, sa che sarà il suo olfatto a condurli alla meta.
Rivale infine di non essere una druida o una sciamana, ma una psion, un'utilizzatrice di potenti capacità di manipolazione mentale, fatto assai raro tra i morfici.
Non fa però mai menzione del suo nome, pur avendolo chiesto ai nostri...

Il gruppo scopre che la morfica si chiama Iris e che pare sapere molte cose sull'isola.
Dopo aver affrontato una stretta gola dove i nostri vengono quasi travolti dai dei massi, gli avventurieri attraversano tratto di foresta che li conduce ad un fiume e, dopo aver superato una trappola e alcuni bullywug, raggiungono un costone roccioso sotto il quale si trova l'accampamento degli “schiavisti”.
Qui, un demone tracimasangue, scortato da alcuni suoi simili (demoni delle fenditure) sta contrattando con un forgiato e i suoi alleati, dei sahuagin (probabilmente, gli stessi che hanno affondato la nave della Marina Lyrandar): merce di scambio del loro “affare” sono degli strani frutti che l'essere fatto di metallo e legno darà al “contraente” in cambio del frammento della mappa di Lhazaar!
Inoltre, lo stesso forgiato fa riferimento al fatto che il commercio di schiavi va bene e che un potenziale “pezzo” è stato tenuto da lui, in quanto un suo simile che adora la Fiamma Argentea! Damyen capisce che si tratta di Spadasacra e una furia cieca cresce dentro di lui.
Ad ogni modo, pare che gli individui sotto gli avventurieri non li abbiano notati e quindi, il gruppo decide di attaccare a tradimento l'avversario potenzialmente più pericoloso, il demone tracimasangue, anche perché quest'ultimo sembra parecchio diffidente nei confronti del suo “alleato forgiato” (col quale, sembra, abbia una sorta di accordo per taluni schiavi). In questo modo, i nostri sperano di far si che i demoni attacchino il forgiato e i sahuagin, pensando che sia stata tesa loro una trappola da parte degli alleati dello “schiavista”.
Il piano riesce alla perfezione e in poco tempo, il gruppo sconfigge i nemici (Damyen non riesce a trattenere la sua ira “vampiresca” e finisce con l'uccide il forgiato, ma trova su di lui un biglietto che fa riferimento ad una nave chiamata il “Barracuda di Ferro”, su cui il vendicatore intuisce possa trovarsi il suo amico Spadasacra). Ma la battaglia non è ancora finita! Diversi membri della Marina Lyrandar giungono da lì a poco e Damyen cade, ma Myria riesce a strapparlo dalla morte e, determinati a non essere sconfitti, i nostri eliminano la nuova minaccia.
Poco dopo, tutti (eccetto Iris) mangiano uno degli strani frutti a testa e guadagnano dei nuovi poteri! E mentre si riprendono dalla fatiche, Halkahaad ed altri pirati di Barbarossa fanno la loro comparsa e si riuniscono ai loro amici dispersi! Bee Sama e Myria possono festeggiare, insieme al “figlio in prova” (Damyen) e la nuova “protetta” (Iris), bevendo birra a fiumi con i loro “fratelli”!
A sera, la pinaccia degli Squali Crudeli, “Il Corvo Nero”, lascia l'isola diretta a Questor, dove Barbarossa non vede l'ora di rivedere i suoi “figli dispersi”!

[CONTINUA]

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